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ucraina

  • Domenica 6 Marzo dalle ore 14.00
    Presidio alla base militare di Ghedi (BS)
    Organizza il Comitato Contro La Guerra - Brescia
     
    Nota della Segreteria Provinciale PCI Brescia
     
    LA GUERRA È SEMPRE CONTRO LA CLASSE LAVORATRICE
    FERMIAMOLA!
    Sosteniamo la proposta di neutralità dell'ucraina, avrebbe impedito la guerra ieri, può fermarla oggi.
    I costi umani, economici e sociali che i lavoratori - ucraini, russi ed europei - hanno sostenuto e dovranno sostenere in nome dell'allargamento ad est della NATO, a causa delle guerre economiche e delle sanzioni, sono già evidenti e inaccettabili.
    Sosteniamo l'autonomia delle regioni del Donbass, una soluzione pacifica ed immediata del conflitto che imperversa dal 2014.
    L'Ucraina, il secondo paese più sviluppato dell'ex Unione Sovietica,
    avrebbe potuto e dovuto essere un ponte di Pace tra Europa ed Asia, è oggi un paese povero, stremato dai conflitti interni, teatro di rigurgiti nazionalisti e nazifascisti inaccettabili in contesto europeo.
    COSTRUIAMO LA PACE
    FUORI L'ITALIA DALLA NATO
    FUORI LA NATO DALL'EUROPA
    ...
  • Il Consiglio Comunale di Verona ha revocato, con soli 4 astenuti (Lista Tosi e Ama Verona) la cittadinanza onoraria al presidente ucraino Poroshenko voluta in maniera unilaterale dalla precedente giunta (Tosi) scavalcando il Consiglio Comunale stesso.
    La motivazione recita: "Per incitare alla guerra contro la sua stessa gente".
    La mozione è stata presentata dalla maggioranza (Lega Nord).
    La notizia è stata ripresa, con soddisfazione, dai comunisti ucraini messi al bando e vittime di una spietata repressione da parte del Governo fascista di Poroshenko (quello con il quale eminenti esponenti del PD e di Leu hanno manifestato "piena collaborazione e unità di intenti").

    http://kpu.life/ru/91166/poroshenko_vyshvyrnuly_yz_spyska_pochtennyh_grazhdan_ytaljanskoj_verony

     
  • di Massimo Leoni, segreteria regionale PCI Lombardia

    Il PCI della Lombardia, assieme al Dipartimento Esteri PCI, ha organizzato a Milano, per il prossimo sabato 2 dicembre, un’importante Convegno pubblico sull’Ucraina, con la presenza prestigiosa del Segretario Generale del Partito Comunista dell’Ucraina, compagno Piotr Symonenko. Nell’articolo che segue i motivi per cui il PCI ha ritenuto di dover organizzare il Convegno
    Fin dal 1997 uno dei principali ideologi dell’imperialismo statunitense, Z. Brzezinski, nel suo celebre libro “La grande scacchiera”, aveva individuato chiaramente nella zona geopolitica ucraina uno dei più importanti spazi dello scacchiere euro asiatico: una tesi politica che venne ben compresa dalle successive amministrazioni di Washington.

  • Dichiarazione di Fausto Sorini, segreteria nazionale PCdI, responsabile esteri

    Il PCdI, in piena coerenza con le posizioni sempre sostenute di solidarietà con la lotta dei comunisti e degli antifascisti ucraini, aderisce all'appello internazionale dei comunisti russi.

    Invita i suoi militanti a cogliere l'occasione delle prossime feste comuniste durante l'estate per sensibilizzare l'opinione pubblica sul dramma ucraino e sulla politica di guerra della NATO, su quello e su altri scenari, al fine di cogliere anche questa drammatica circostanza per portare avanti la campagna per l'uscita dell'Italia dalla NATO e dal sistema di guerra.

  • Il Partito Comunista d’Italia apprende con dolore del barbaro assassinio del comandante Aleksej Mozgovoj e dei suoi collaboratori, avvenuto ieri 23 maggio 2015.

    Il comandante della Brigata “Fantasma”, 4° Battaglione di Difesa Territoriale della Milizia Popolare della Repubblica di Lugansk, è stato una delle figure principali della resistenza del Donbass, rispettato dai suoi uomini, amato dal popolo e temuto dai nazionalfascisti, responsabili dei massacri di civili nelle regioni ucraine orientali e autori di feroci attentati terroristici per mano di gruppi di sabotaggio nei territori di Donetsk e Lugansk.

    Inviamo le nostro condoglianze ai familiari dei caduti, ai combattenti della Brigata “Fantasma”, ai compagni dell’organizzazione comunista di Lugansk.

    Inchiniamo le nostre bandiere. Onore ai combattenti dell'Ucraina anti-nazista.

    Partito Comunista d’Italia

  • Un anno fa a Odessa una orda di nazisti (gli stessi che erano stati chiamati, poche settimane prima, gli “eroi di Majdan”) massacrò decine di persone inermi nel palazzo dei sindacati. Le immagini che si possono trovare ancora sono raccapriccianti e descrivono quanto è successo.A distanza di un anno vogliamo ricordare quello che i nostri principali mezzi di informazione italiani hanno dimenticato. Vogliamo ricordare che, un anno fa, hanno tentato di accreditare come un “incidente che non è chiaro come sia potuto accadere” quella strage.

  • La UE accusa Mosca del bombardamento di Mariupol e decide nuove sanzioni. Ma persino Kiev smentisce Bruxelles: “non ci sono truppe regolari russe nel Donbass”.

  • Oggi, anche coloro che per anni ci hanno gettato addosso fango, che hanno accusato il Partito Comunista di Ucraina di tutti i peccati mortali, che hanno incitato l'opinione pubblica alla “caccia alle streghe” e che hanno cantato le lodi di tre presidenti, devono riconoscere ormai apertamente che la federalizzazione e decentralizzazione proposte dai comunisti avrebbero preservato l'unità del paese. Ma i politici non avevano voluto ascoltare. Non volevano ascoltare i comunisti, che chiedevano un referendum e l'esame alla Rada Suprema dei problemi legati alla riforma amministrativa e al rafforzamento dei diritti delle comunità territoriali. E' quanto ha sostenuto il leader dei comunisti ucraini Petro Simonenko.