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  • di Mauro Alboresi*

    Il 67% dei  lavoratori di ALITALIA, chiamati ad esprimersi in merito all'ipotesi di accordo definita tra il Governo e parte delle Organizzazioni Sindacali, ad esclusione del sindacalismo di base, relativamente al futuro della compagnia aerea, ha detto no.

    Un no, chiaro ed inequivocabile, alla drastica riduzione degli organici, ad un ridimensionamento delle condizioni economiche e normative sancite dal contratto di lavoro, proposte come unica condizione per la ricapitalizzazione della compagnia, da parte di Etihad e di altri investitori, per il suo rilancio.

    Dai sostenitori dell'intesa è partita, come al solito, l'accusa di irresponsabilità nei confronti dei lavoratori che rifiutano  la logica di un progressivo peggioramento delle loro condizioni, di lavoro e di vita, quale unica soluzione per il salvataggio di quella che dovrebbe essere la compagnia di bandiera, e già si danno per scontato il commissariamento e la liquidazione della stessa.

    Noi stiamo con chi ha detto no.