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AMMINISTRATIVE BRESCIA 2023 - COMUNICATO PCI E COMUNICATO CONGIUNTO M5S-PCI-UP

Scritto da PCI Fed. Brescia.

 

COMUNICATO STAMPA PCI

 L'assemblea degli iscritti del Partito Comunista Italiano Federazione di Brescia, riunitasi il 14 Marzo, licenzia positivamente la proposta di concorrere con una propria lista alle Elezioni Amministrative 2023 in appoggio al Candidato Sindaco Alessandro Lucà in apparentamento con il Movimento 5 Stelle e Unione Popolare, evidenziando con ottimismo la caduta della pregiudiziale anticomunista che ha impedito la concretizzazione di alleanze simili, da noi ricercate e proposte, nelle recenti elezioni Regionali e Nazionali e nella precedente competizione Comunale.

Riteniamo importante favorire la nascita di un polo popolare alternativo al sistema di alternanza di potere attuale, sistema caratterizzato dalla rigida osservanza dei paradigmi liberisti e dei diktat della finanza sovra-nazionale, schieramenti antipopolari che si differenziano tra loro al più con una spruzzata di accomodante progressismo borghese o di becero conservatorismo populista.

Con le buste paga al palo da trent'anni (41° posto per crescita salariale con una perdita media di circa 300 euro sulla media nazionale1) e la spesa per forniture energetiche tra le più alte d'Italia2 (nonostante la partecipazione del Comune ad A2A) Brescia, Città Capitale Europea della Cultura ma anche Provincia Capitale delle Morti sul Lavoro e dell'inquinamento ambientale, con la sua storica vocazione industriale, merita un'attenzione ai problemi sociali e lavorativi che vada oltre la sfrenata corsa alla terziarizzazione e al consumo di territorio che si traduce in povertà economica, sfruttamento e precarietà, speculazione edilizia e lascia in eredità 'ruderi di edifici nuovi' (vedi 'Freccia Rossa' ed altre strutture abbandonate o trasformatesi in luoghi di degrado).

Su queste tematiche, condivise con le formazioni alleate, (lavoro, attenzione alle fascie sociali deboli e a quelle in via di impoverimento, alle periferie e al territorio) baseremo la nostra campagna elettorale.

La Segreteria Provinciale PCI Brescia

Brescia 15 Marzo 2023

1 elaborazioni provinciali realizzate dal Centro Studi Tagliacarne sulle voci che compongono il reddito disponibile a prezzi correnti.

2 dati resi noti dall'Osservatorio energia di Facile.it 

DEDICHIAMO L'OTTO MARZO A TUTTE LE DONNE SFRUTTATE E ALLE 137 LAVORATRICI MORTE NEL 2023

Scritto da PCI Fed. Brescia.

Il Partito Comunista Italiano si unisce all'appello di Carlo Soricelli dell'Osservatorio Indipendente morti sul lavoro di Bologna e del Comitato S.O.S. LAVORO nel ricordare per l'8 Marzo 2023 le 137 lavoratrici morte sul lavoro nel 2022 in Italia.
Elena Russo, Anna Grandi, Ambra Sara Tenna, Romina Bannini, Elena Galeotti, Chiara Santoli, Nicoletta Paladini, Elisabetta Silenti, Teresa Jawicka Drota, di identità sconosciuta una lavoratrice domestica filippina di 50 anni morta a Bologna nel tentativo di salvare un bambino di due anni caduto in una piscina, Tiziana Gentilini, Luigina Bruno, Elisabetta Golisano. Ma la vera strage di donne è in itinere e sulle strade, ne sono morte ben 123, donne che spesso fanno il doppio e il triplo lavoro, che lavorano di notte, che sommano all'impegno professionale il lavoro domestico e di cura dei familiari. (da cadutisullavoro.blogspot.com)

"Qual è lo scopo delle femministe borghesi? Ottenere nella società capitalista gli stessi vantaggi, lo stesso potere, gli stessi diritti che possiedono adesso i loro mariti, padri e fratelli. Qual è l'obiettivo delle operaie socialiste? Abolire tutti i tipi di diritti che derivano dalla nascita o dalla ricchezza. Per la donna operaia è indifferente se il suo padrone è un uomo o una donna"
Aleksandra Michajlovna Kollontaj
(1872 – 1952), rivoluzionaria russa.

 

IL VOTO IN REGIONE LOMBARDIA: DIMENTICARE IL COVID

Scritto da PCI Fed. Brescia.

Nei tempi giurassici in cui le elezioni regionali avevano ancora a che fare con la politica, nel senso che decidevano su diverse o opposte linee di gestione, in quei tempi, dicevamo, si sarebbero fatte carte false per avere un avversario debole come Attilio Fontana.

La sorte non benevola aveva fatto della sua regione, purtroppo la stessa nostra, il territorio martire per le morti da Covid, facendo emergere in breve le tragiche insufficienze politiche e strutturali di una Lombardia sino a poco prima lodatissima per sapienza gestionale e funzionalità sanitaria privata.

In quelle ore, giorni, settimane tragiche e febbrili del morbo, con le sirene delle ambulanze che laceravano l’aria centinaia di volte al giorno, mentre le persone vivevano l’incertezza di non sapere se sarebbero tornate a casa dal lavoro, se avrebbero rivisto i propri cari, ebbene con Attilio Fontana si ebbero le poche sicurezze di quel periodo: 1) che le fabbriche sarebbero rimaste aperte anche a costo della vita dell’ultimo operaio, 2) che si poteva contare solo su di una sanità pubblica peraltro abbandonata a se stessa, 3) che le forniture di materiali sanitari erano, nella migliore delle ipotesi, nel caos.

Nemmeno la crisi economica che ne è seguita ha prodotto poi prove migliori: a fronte di questa la Regione Lombardia coglieva l’occasione per ridurre ulteriormente i finanziamenti alla prevenzione degli incidenti sul lavoro proiettando la regione stessa, e la provincia di Brescia in particolare, a guidare la classifica europea dei morti sul lavoro.

IL PCI E LA PACE + PRANZO DI FINANZIAMENTO

Scritto da PCI Fed. Brescia.

DOMENICA 5 MARZO


CIRCOLO ACLI CRISTO RE - BORGO TRENTO - BRESCIA


Ore 10 - Iniziativa Pubblica su storia e attualità del Pacifismo Comunista "IERI COME OGGI - IL PCI E LA PACE" con Norberto Natali (Dipartimento Formazione PCI)

Ore 13 circa - Pranzo di finanziamento (Spiedo/alternativa vegetariana) - Euro 23 Bevande Incluse
Per prenotazioni +39 333 693 0641 (dalle 17 alle 20)

Per un Comitato Permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro

Scritto da PCI Fed. Brescia.

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato per la costituzione di un comitato permanente per la salute e sicurezza sul lavoro con le prime firme.

Per un Comitato Permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro

Garantire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro dovrebbe essere una priorità di ognuno. Purtroppo così non è.

Da troppo tempo assistiamo a una crescente carenza anche delle più elementari norme che possano garantire a lavoratrici e lavoratori di non infortunarsi, ammalarsi, morire mentre lavorano.

Nonostante notizie ufficiali narrano di un calo, quest’anno assistiamo a una notevole crescita dei morti per infortunio nei luoghi di lavoro, tanto che il 2022 si configura come l’anno peggiore degli ultimi 15 anni. L’apparente incongruenza è, probabilmente, riconducibile ai dati che vengono trattati. Se, per esempio, INAIL conteggia solo gli infortuni denunciati relativi ai propri assicurati, l’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro tiene conto di tutti gli infortuni mortali, anche di chi non è assicurato INAIL. Per questo riteniamo che i dati diffusi dall’Osservatorio forniscano uno scenario più realistico di quanto accade. La realtà è che la mancanza di salute e sicurezza sul lavoro non è un’emergenza ma un problema strutturale del modello di sviluppo odierno al quale non ci si può rassegnare.

Bologna 17/12 - Chi lavora non è un numero (Video)

Scritto da PCI Fed. Brescia.

 

Sabato 17 dicembre a Bologna si è tenuta un'iniziativa su salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, una giornata molto importante per il dipartimento lavoro e per tutto il partito in cui sono state analizzate varie realtà, punti di vista ed esperienze riportate direttamente dai protagonisti e dalle protagoniste di questa iniziativa: LAVORATRICI E LAVORATORI.


Un ringraziamento va ai compagni e alle compagne del PCI e della FGCI che hanno partecipato, alcuni/e arrivando anche da regioni molto distanti, dimostrando il valore e l'importanza riposti in occasione dell'iniziativa in cui ha partecipato anche Carlo Soricelli fondatore dell'osservatorio nazionale di Bologna morti sul lavoro, in 14 anni ha svolto un lavoro di monitoraggio totale e approfondito che nessuno ha avuto il coraggio e la volontà di fare.

Bedizzole (BS) - Un altro morto sul lavoro.

Scritto da PCI Fed. Brescia.

Ennesimo morto sul lavoro nel bresciano, il ventiseiesimo da inizio anno secondo i dati raccolti dall'Osservatorio Morti sul Lavoro di Bologna (cadutisullavoro.blogspot.com).

L'incidente è avvenuto prima delle 6 in via Gavardina. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri di Desenzano, intervenuti sul posto, parrebbe che l'operaio (Maurizio Rocchi, 62enne di Bedizzole) si trovasse all'interno di un cassone e che il titolare dell'Azienda, incosapevole della presenza dell'uomo, abbia scaricato quintali di materiale appena cavato.

Il 62enne è stato così travolto senza appello. Sono in corso gli accertamenti degli inquirenti e dei tecnici del lavoro.